Home
A.P.I.N. a tutela delle vittime di amianto
APIN (Asbestos Personal Injury Network) Il diritto dell'individuo a lavorare in un ambiente sano e non contaminato, oltre che in modo sicuro e dignitoso, pur costituendo uno dei cardini del nostro ordinamento giuridico, è stato spesso sacrificato e calpestato. Tra i soggetti più colpiti dal mancato concreto rispetto di tale diritto vi sono sicuramente i lavoratori marittimi, militari e civili, i quali, soprattutto in passato, hanno lavorato in contesti insalubri ed altamente pericolosi principalmente a causa dell'amianto, utilizzato largamente in ogni ambito dell'attività navale. L'esposizione all'amianto (e, in particolare, alle sue fibre) è tristemente conosciuta per gli effetti deleteri che può avere sull'uomo, provocando gravissime malattie polmonari (come il mesotelioma pleurico), anche a distanza di moltissimi anni. Partendo da tale consapevolezza, nell'anno 2012 è stata costituita l'APIN (Asbestos Personal Injury Network), una Onlus, che tra i suoi scopi statutari ha quello di: - sensibilizzare la comunità alle questioni attinenti le problematiche dell’amianto e più in generale la tutela del diritto alla salute e alla salubrità dell’ambiente in cui si vive, oltre a quello lavorativo; - offrire alla comunità uno spazio dove è possibile proporre e realizzare le proprie idee; - creare nuove occasioni di incontro e di discussione; - essere un punto di riferimento per qualsiasi soggetto nazionale e internazionale (Pubblico, privato, singolo) interessato a creare una società dove siano riconosciuti e resi effettivi al singolo individuo i diritti fondamentali, quali il diritto a un lavoro in ambiente sicuro, il diritto a vivere in un ambiente sano e non contaminato; - instaurare un positivo e produttivo rapporto con le istituzioni e le altre associazioni del territorio; - perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale, senza fini di lucro in conformità alla normativa vigente. Nel corso degli anni l'APIN ha organizzato presso le realtà maggiormente interessate dall'attività marittima (Procida, Pozzallo, Sorrento, Napoli, Molfetta, Bari, Monfalcone e Gaeta) diversi convegni, nel corso dei quali, tra i vari argomenti, sono stati illustrati i diritti spettanti ai lavoratori marittimi vittime di patologie causate dall'esposizione a fibre di amianto e la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni subiti. In particolare, l'APIN ha messo (e mette) gratuitamente a disposizione dei lavoratori marittimi che abbiano contratto patologie asbestocorrelate (o dei familiari nel caso il marittimo si scomparso) l'assistenza di professionisti specializzati nel settore, al fine di ottenere un risarcimento da parte del datore di lavoro, anche nel caso in cui si tratti di imbarcazioni costruite o rifinite da soggetti statunitensi. La domanda di risarcimento danni, infatti, può essere presentata anche nei confronti degli armatori statunitensi presso i quali i marittimi sono stati occupati o nei confronti di fondi appositamente istituiti per i suddetti risarcimenti. In tali casi le tempistiche risarcitorie sono estremamente ridotte (circa 1 anno), in quanto i sopraddetti datori di lavoro sono assoggettati all’amministrazione giuridica statunitense, che ha un corso burocratico rapido. Nel corso degli anni l'APIN, quindi, ha avuto modo di assistere numerosi marittimi, le cui esperienze umane, se pur diverse tra loro, sono state tutte accomunate dalla grande forza d’animo che ha mosso le vittime colpite da patologie legate all’amianto a non arrendersi e a far valere i propri diritti. Sono state ascoltate le storie di vita e di passione per il lavoro in mare, che purtroppo ha rappresentato la causa delle malattie contratte, ma che in molti casi hanno portato a trovare accordi e ottenere risarcimenti dai più importanti armatori al mondo come Esso, Chevron, Getty, Exxon, Gulf, Texaco, Union 76, Amoco, Philips / Philips 66, California Transport Corporation, Calso, Princess Cruises, Cosmopolitan, Key Stone, Carnival, Royal Caribbean, Standard Oil, Arco Marine, Atlantic Richfield, Omi, Shell, Unlocal, Conoco, Holland American Linc, e tanti altri.
Nuove donazioni
Ogni giorno in Italia circa 1.800 pazienti hanno bisogno di trasfusioni a seguito di malattie, trapianti, interventi chirurgici o incidenti: per un totale di quasi 8.200 unità di sangue che provengono unicamente da quanti volontariamente hanno deciso di donarle. Per tutti loro è necessario «donare sangue e farlo spesso».
Occorre sensibilizzare tutti i cittadini sul tema della donazione, e ribadire quanto è importante l’impegno dei donatori. Nel periodo estivo solitamente si registra una diminuzione delle scorte, è quindi importante che tutte le persone in buona salute tra i 18 e i 60 anni siano consci dell’importanza del gesto prezioso del dono e contribuiscano con la loro scelta consapevole e responsabile a garantire la continua disponibilità di sangue anche durante i mesi di caldo eccessivo.
Quest'anno per l'epidemia da Covid-19 si sta registrando un importante calo di donazioni per cui la nostra sezione ha intensificati i propri sforzi per andare incontro alla necessità di tanti malati nel bisogno organizzando altre giornate di donazione del sangue programmate per:
Domenica 5 Luglio e Martedì 7 Luglio dalle ore 8 alle ore 11.30 presso la "Casa del donatore" come sempre, è necessaria la prenotazione al 339.72.84.540....
Donazioni di giugno
DONARE sangue significa combattere il coronavirus e aiutare i tanti pazienti ricoverati in questi giorni. Un appello arrivato dai Centri Trasfusionali...un problema legato all'emergenza...
Doniamo sangue perchè c'è n’è tanto bisogno e si può fare in totale sicurezza perchè stanno calando le donazioni di sangue in tutta Italia a causa del coronavirus.
In questi giorni si stima una riduzione del 10-15% e si teme che le cose vadano a peggiorare. Molti hanno paura di andare nelle strutture sanitarie perché temono di essere contagiati. Il Centro nazionale del sangue ha ricordato quanto le donazioni siano sicure; il percorso della donazione è protetto e sicuro evengono prese tutte le precauzioni anti Covid-19".
Il calo sta iniziando a provocare problemi ai pazienti cronici, che hanno bisogno di trasfusioni per sopravvivere, per queste ragioni l'AVIS di Mola di Bari ha organizzato nel prossimo mese di giugno tre giornate di donazione del sangue presso la Casa del Donatore di Mola di Bari come al solito c'è bisogno della prenotazione al 3397284540...grazie per la sensibilità che dimostrate quotidianamente!